Grazie alle tecnologie abilitanti di Industria 4.0, sia a livello di infrastrutture che di applicazioni, è possibile connettere le macchine in ecosistemi in grado di generare ed elaborare una grande quantità di dati in poco tempo.
Industria 5.0 mette al centro le persone e la sostenibilità sociale e ambientale: grazie ai dati sarà quindi possibile ottimizzare i processi e la produzione, liberando tempo per gli operatori, portando un risparmio energetico e una migliore allocazione delle risorse. La sostenibilità sarà infatti sempre più un fattore di competitività e un valore aggiunto per le imprese, in particolare con l’introduzione del bilancio sociale e ambientale.
In quest’ottica diventa fondamentale aggregare le competenze necessarie, molto varie e specialistiche, ed essere in grado di combinare le tecnologie in un sistema complesso. Un compito che diventa possibile mettendo insieme diverse realtà tecnologiche in un unico ecosistema dell’innovazione.
Per raggiungere questi obiettivi è però fondamentale superare alcuni ostacoli (storici) della nostra industria, in particolare l’inerzia al cambiamento e la difficoltà a fare programmi a lungo termine: da una parte la finanza agevolata può fornire gli strumenti per avviare progetti importanti, dall’altra è necessario puntare sulla formazione delle competenze necessarie allo sviluppo dei processi tecnologici.