Storie d’Impatto – Icona s.r.l.
Intervista ad Andrea Ardissone, Presidente di Icona s.r.l.
Quali sono le principali aree di sviluppo sostenibile individuate da Icona nella sua attività?
Icona s.r.l. è una società immobiliare molto particolare fondata inizialmente da dodici (oggi venti) soci-imprenditori con quote paritarie.
Questi venti imprenditori locali si sono messi insieme per sostenere un progetto di rigenerazione e riqualificazione delle Officine ICO di Ivrea, per farle tornare a essere un motore dello sviluppo industriale del Canavese grazie all’insediamento di realtà – imprese, organizzazioni, Terzo Settore… – che guardano al futuro.
A livello di Governance, quindi, siamo formalmente una società immobiliare ma con caratteristiche molto particolari: quello che ci interessa è portare avanti un progetto di sviluppo locale.
Le Officine ICO (Ingegner Camillo Olivetti) sono un sito industriale fondamentale per la storia dell’Italia, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco: in un modello di sviluppo che oggi mette in difficoltà le province interne (lontane dalle grandi città), vogliamo costruire qualcosa che metta al centro la sostenibilità sociale di questo territorio.
A livello ambientale stiamo riqualificando spazi e aree che possono essere adatte all’insediamento di nuovi tipi di azienda moderna. Per questo tutta l’opera di progettazione è attenta al tema del risparmio energetico, del contenimento dei consumi e della sostenibilità dei costi, con una visione che guarda avanti, al futuro.
Quali sono le iniziative concrete che avete intrapreso, o avete in programma, per raggiungere questi obiettivi nel prossimo futuro?
La progettazione degli spazi è stata fatta riqualificando tutta la parte impiantistica, con l’uso di pompe di calore geotermiche e impianti fotovoltaici in copertura, con l’obiettivo di ottenere un risparmio di energia. Siamo inoltre impegnati a capire come gestire al meglio sia la questione dei rifiuti che il consumo di acqua.
Questi edifici, infatti, sono stati costruiti quando il tema ambientale non era così sentito. Rinnovarli grazie alle nuove tecnologie non è semplice perché ci troviamo in un edificio industriale storico, vincolato alla sovrintendenza per le Belle Arti: è importante mantenere un equilibrio tra questo aspetto e la necessità di una maggiore efficienza e sostenibilità, cosa non banale da gestire.
A livello di responsabilità sociale, abbiamo costituito un’impresa sociale accanto a Icona s.r.l. che è una società immobiliare: questo perché il nostro, come dicevo prima, è un progetto che vuole avere un reale impatto sul territorio.
L’impresa sociale si occupa dello sviluppo di temi culturali, per far diventare questo un luogo sempre più vivo e ricco di occasioni di confronto, attivando anche percorsi di inclusione per persone in difficoltà e di accesso al mercato del lavoro.
Quale impatto concreto sulla vostra realtà, in termini di sviluppo e crescita, potrà avere lo strumento della Relazione di Impatto?
Oggi come Icona stiamo ponendo le basi per costruire la Relazione di Impatto nei prossimi anni, verosimilmente nell’arco di un triennio. In particolare siamo concentrati nel definire gli indicatori che andremo a utilizzare per analizzare le varie iniziative, per esempio sull’efficientamento energetico, e tenerle così monitorate. In questo modo potremo poi intervenire per sfruttare eventuali opportunità e migliorare le nostre performance.
Perché avete scelto di aderire e investire nel progetto C.NEXT?
Siamo entrati a far parte di C.NEXT Ivrea perché crediamo nel modello proposto da C.NEXT: siamo convinti che sia importante avere un sistema ampio e articolato, a livello nazionale, capace di sostenere progetti e attività innovative.
Far parte di C.NEXT ci permette poi di entrare in contatto con altre realtà che si stanno occupando di innovazione, sul nostro territorio e non solo. Questa rete, ricca di competenze e contenuti diversi, ci permette di fare approfondimenti verticali su temi che autonomamente non saremo in grado di affrontare, guardando al futuro con grande ottimismo.