Dopo i primi cinque episodi di “Prospettive”, tornano le interviste per scoprire come l’innovazione sta cambiando la società.
Per queste puntate – insieme al nostro CEO Stefano Soliano – siamo stati in Toscana per parlare di agritech con Luigi Galimberti, di allevamento con Giuseppe Trettel e di ristorazione con Katia Maccari, ma anche a Torino per approfondire il presente e il futuro dell’automazione robotica con Alberto Pellero di Kuka Italia e, infine, ad Ascoli Piceno nei laboratori dell’azienda Graziano Ricami, insieme a Graziano e Antonio Giordani, alla scoperta di un’eccellenza italiana nel campo della moda che coniuga tecnologia e artigianato.
Luigi Galimberti – Agritech per una produzione sostenibile
Siamo stati a Sfera Agricola, una “serra tecnologica” in Toscana, per parlare di agritech con il suo founder, Luigi Galimberti.
Grazie alla tecnologia e alle migliori pratiche gestionali è possibile avere una produzione agricola innovativa e sostenibile, attenta ai bisogni dell’ambiente e con prodotti di alta qualità.
Con Luigi – che è non solo un founder ma anche un investor – abbiamo poi parlato di startup e della loro sostenibilità, per prima cosa a livello economico e finanziario.
Infine, quali sono le prospettive nel campo dell’agricoltura? Il futuro passa dalla formazione universitaria ma anche per l’educazione nelle scuole primarie, per capire fin da piccoli che “we are what we eat”.
Giuseppe Trettel – La tecnologia al servizio dell’allevamento
L’innovazione, la tecnologia e la sostenibilità applicate all’allevamento, per un maggiore benessere degli animali e prodotti di qualità.
Siamo stati all’azienda agricola San Giobbe, a Chiusi, per incontrare Giuseppe Trettel.
L’azienda agricola San Giobbe – che ospita 2.500 capi di Chianina – può essere considerata un allevamento modello per la sua capacità di garantire agli animali alti standard di spazio, igiene e comfort. Il tutto in un luogo “a ciclo chiuso” e sostenibile dal punto di vista energetico.
La tecnologia è sfruttata per migliorare i processi e prevenire eventuali problemi: grazie all’uso di sensori non invasivi le mucche sono costantemente controllate, fornendo dati che possono poi essere analizzati e sfruttati per prendere decisioni informate e strategiche.
Questo permette di avere la completa tracciabilità dei capi, in una sorta di “blockchain della Chianina”, che garantisce trasparenza e qualità a tutta la filiera.
Katia Maccari – In cucina tra passato e futuro
L’innovazione e la tecnologia stanno cambiando anche la cucina e la ristorazione?
L’abbiamo chiesto a Katia Maccari, chef del ristorante “I Salotti” a Chiusi (in provincia di Siena).
Con lei abbiamo parlato dell’importanza del recupero della memoria (“il ragù della nonna”), per coniugare le nuove tecniche e influenze con la manualità della tradizione, con un occhio anche alla sostenibilità.
Al centro della ristorazione ci sono però sempre le persone e le relazioni: la cucina crea “valore umano”.
L’innovazione allora riguarda la capacità di saper coniugare il lavoro con il tempo libero, per garantire il benessere di chi lavora in questo settore e andare incontro alle sue esigenze.
Alberto Pellero – Robot e persone, lavorare insieme
Robot e persone possono, anzi devono, lavorare insieme.
Abbiamo intervistato Alberto Pellero, Head of Business Development di KUKA Roboter Italia, per parlare di robotica e automazione industriale.
Con oltre 90.000 robot operativi solo in Italia, il settore è in continua espansione e sta rivoluzionando non solo l’automotive ma anche la logistica e altri ambiti industriali.
Con Alberto abbiamo parlato della collaborazione tra robot e persone, del ruolo dell’AI, di sostenibilità, di semplificazione e del futuro dell’automazione industriale (e un po’ di tutti noi).
Graziano Giordani – Sapere artigiano e innovazione tecnologica
Siamo stati da Graziano Ricami, azienda di Ascoli Piceno che sa coniugare la tradizione artigiana con la più alta tecnologia.
Il nostro CEO, Stefano Soliano, ha incontrato Graziano e Antonio Giordani per capire quali possono essere le prospettive e il futuro delle aziende manifatturiere nel nostro paese.
Graziano Ricami è infatti un modello per la sua capacità di realizzare lavorazioni uniche per l’alta moda: una vera “eccellenza” del Made in Italy, con clienti in tutto il mondo e una storia decennale capace di resistere anche al terremoto del 2016.
Non solo tradizione però: accanto al sapere artigiano l’azienda è impegnata anche nello sviluppo di innovazione, con una startup che si occupa di Intelligenza Artificiale per il settore tessile.
Una qualità del lavoro che si rispecchia anche nell’attenzione al welfare e alle tematiche sociali, a sua volta espressione della qualità di vita del territorio del Piceno.