Storie d’Impatto – C.NEXT
Intervista a Stefano Soliano, Amministratore Delegato di C.NEXT spa e società benefit
Perché la scelta di costituire C.NEXT come “Società Benefit”?
C.NEXT è nata come Società Benefit perché lavora sul benessere sociale ed economico attraverso l’innovazione, coinvolgendo tanti soggetti diversi su tanti territori diversi.
Quali sono i principali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) individuati da C.NEXT per le sue attività?
Occuparsi di innovazione significa avere a che fare con tematiche e processi che incidono sui comportamenti, che cambiano il modo di produrre, di pensare e di essere. Favorire la diffusione di innovazione significa anche guidare questi processi affinché il loro impatto sociale sia positivo e il più ampio possibile.
Gli SDG individuati da C.NEXT sono vari e riguardano diversi ambiti: “imprese, innovazione e infrastrutture”, “città e comunità sostenibili”, “consumo e produzione responsabile” ma anche “lavoro dignitoso e crescita economica”, “parità di genere” e “riduzione delle disuguaglianze”; inoltre crediamo di poterci attivare anche su tematiche quali “istruzione di qualità” e “lotta contro il cambiamento climatico”.
Quali attività e iniziative avete in programma nell’immediato futuro per raggiungere questi obiettivi?
Ci sono delle azioni pratiche che vogliamo intraprendere per perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile: sono azioni rivolte sia all’interno, a dipendenti e collaboratori, sia verso l’esterno.
Nel primo caso parliamo delle tematiche del welfare, dell’inclusione, della parità di genere e della formazione per la crescita delle persone. Dall’altra parte, nei confronti del mondo esterno, vogliamo lavorare sempre di più con le scuole per confrontarci con i giovani sui temi dell’innovazione sociale.
Un altro tema importante è quello della sostenibilità energetica delle imprese, strettamente legato allo sviluppo di comunità energetiche: argomenti che richiedono una presa di coscienza e una maggiore consapevolezza da parte delle comunità.
Va sottolineato che tra i soci di C.NEXT ci sono soggetti fortemente impegnati sui temi della sostenibilità nei confronti dei propri mondi di riferimento. Ne cito solo tre a titolo di esempio: SEFEA Impact, il fondo di impatto di Confcooperative; Enaip, uno degli enti di formazione più importanti in Italia; Fondazione Giordano dell’Amore, che si occupa di progetti di impatto sociale nell’ambito della Fondazione Cariplo.
C’è quindi un forte coinvolgimento del mondo dell’economia sociale, un mondo che tendenzialmente vede l’innovazione e la tecnologia con un po’ di sospetto, per abitudine, e che per questo è ancora più importante per noi: dobbiamo essere capaci di ragionare insieme sui vantaggi che la tecnologia e l’innovazione possono portare a tutti, per migliorare il lavoro e la vita delle persone.
Quale impatto concreto immaginate possa avere lo strumento della Relazione d’Impatto sulla vostra realtà?
La stesura della Relazione di Impatto, che abbiamo sviluppato quest’anno per la prima volta, è importante perché dà a noi stessi e al nostro network la misura dell’impegno che C.NEXT ha preso per lo sviluppo dell’economia sociale. Al suo interno è possibile trovare le azioni concrete sulle quali abbiamo già lavorato e quelle su cui ci andremo ad impegnare nel prossimo futuro, mettendo in relazione l’innovazione da una parte e lo sviluppo sociale dall’altra, in un percorso di crescita aziendale e collettivo.
Ci piacerebbe poi che fosse di stimolo ad altri per fare altrettanto e a intraprendere un percorso di questo genere.