Microcredito e educazione finanziaria a supporto delle persone

Per "Storie d'Impatto", testimonianze di imprese e organizzazioni sul tema dell'Impatto Sociale, abbiamo intervistato Longino Carducci della Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte
Intervista a Longino Carducci

Novembre 5, 2025

ESG | Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte | Relazione di impatto | SDG | Sostenibilità | Storie d'Impatto

Storie d’Impatto – Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte

Intervista a Longino Carducci, Presidente della Fondazione

La Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte nasce per promuovere lo sviluppo economico e sociale attraverso il microcredito. La nostra missione è offrire supporto, consulenza e sostegno finanziario a nuove iniziative, anche di piccola dimensione, ma capaci di generare valore e impatto sul territorio.

Il nostro approccio parte dal binomio persona–idea. Valutiamo non solo il progetto tecnico, ma anche chi lo propone e l’aspetto solidaristico, per fornire un sostegno concreto al territorio. Spesso chi si rivolge a noi non ha accesso al credito bancario tradizionale, ma possiede un’idea solida e la volontà di realizzarla. In questi casi, interveniamo con piccoli finanziamenti — 40 o 50 mila euro — che possono fare la differenza tra un sogno e un’attività concreta.

Accanto al microcredito, investiamo molto in educazione finanziaria: è un tema che consideriamo fondamentale per costruire una cittadinanza economica consapevole. Abbiamo organizzato diversi eventi e incontri formativi, dedicati sia alle scuole sia ai professionisti, che rappresentano un canale e un moltiplicatore per la diffusione della cultura economica e del nostro scopo sociale.

Stiamo inoltre collaborando con realtà come la Caritas e la CEI, in particolare in occasione dell’Anno Giubilare, per dare concretezza al tema della “speranza” attraverso opportunità di microcredito e sostegno all’iniziativa personale. Questo vuol dire non solo “dare il pesce”, ma soprattutto “fornire una canna da pesca e insegnare a pescare”.

Finora non abbiamo redatto una Relazione d’Impatto, ma la riteniamo molto utile. Intendiamo avviare questo percorso, perché può rappresentare un ulteriore strumento per una programmazione più consapevole e trasparente.

Documentare ciò che facciamo, i risultati raggiunti e le collaborazioni avviate permette di valorizzare il lavoro svolto e, allo stesso tempo, di comunicare meglio l’impatto della nostra azione sul territorio.

Spesso, raccogliendo i dati e le esperienze di un anno, ci si accorge di aver fatto molto di più di quanto si immaginava: la Relazione d’Impatto diventa quindi anche uno strumento di crescita interna e di condivisione con i partner.

Abbiamo aderito a C.NEXT fin dalla sua nascita, come soci fondatori, perché ne abbiamo compreso subito il valore: un sistema collaborativo, un “condominio delle competenze” dove ogni soggetto porta il proprio contributo.

Nel nostro caso, la Fondazione offre sostegno finanziario, consulenza e accompagnamento alle iniziative che emergono da questo ecosistema. Ci sentiamo parte integrante di un progetto più ampio, che punta a rafforzare il tessuto economico e sociale del territorio.

La nostra è una tessera del mosaico di C.NEXT. Le sinergie che possono nascere da questo sistema saranno decisive per ampliare il nostro raggio d’azione e per intercettare nuove idee e nuovi progetti da sostenere.

Ci aspettiamo che la partecipazione a C.NEXT ci consenta di rafforzare le collaborazioni con altri enti e associazioni del territorio, creando un circolo virtuoso di conoscenze, strumenti e opportunità a beneficio di chi vuole mettersi in gioco con un progetto imprenditoriale.

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